31 maggio 2019 - 06:54

Dal bosco dei satanisti omicidi alla grazia: dov’è finita Elisabetta Ballarin

Il padre di una delle vittime, che l’ha perdonata (e aiutata): «Lavora in un ristorante dalle parti di Brescia. Ci sentiamo ma non voglio dire tropo: voglio si rifaccia una vita». Che fine hanno fatto i protagonisti del processo

di Claudio Del Frate

Elisabetta Ballarin ai tempi della sua relazione con Andrea Volpe: ha finito di scontare la sua pena nel 2017. Adesso ha 34 anni e lavora in un ristorante dalle parti di Brescia (foto Mauro Consilvio/Ipa) Elisabetta Ballarin ai tempi della sua relazione con Andrea Volpe: ha finito di scontare la sua pena nel 2017. Adesso ha 34 anni e lavora in un ristorante dalle parti di Brescia (foto Mauro Consilvio/Ipa)
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Questa è una anticipazione dell’inchiesta con cui Claudio Del Frate ha fatto il punto, per 7, su che fine hanno fatto i protagonisti dell’atroce caso delle Bestie di Satana, la setta di ragazzi che uccise quattro persone tra il 1998 e il 2004. Dalla allora giovanissima Elisabetta Ballarin al fidanzato che la plagiò, Andrea Volpe; dai leader dei satanisti, Nicola Sapone e Paolo «Ozzy» Leoni, al medium del gruppo, Mario Maccione, fino al tatuatore Pietro Guerrieri. Potete leggere l’inchiesta completa sul numero di 7 in edicola da venerdì 31 maggio fino al giovedì successivo; oppure in Pdf sulla Digital Edition del Corriere della Sera.

Adesso ha 34 anni: in carcere ha ottenuto il diploma in Conservazione dei beni artistici e lavora in un ristorante in provincia di Brescia. Sergio Pezzotta, padre della sua vittima, ha deciso di dire sì alla richiesta di clemenza. Andrea Volpe, suo ex fidanzato, si è convertito alla Chiesa Evangelica. Nicola Sapone, uno dei leader, entrato in cella con la quinta elementare, è iscritto a Filosofia. Silvio, ma quella vecchia promessa l’ha poi mantenuta? «Certo che l’ho mantenuta. E credo di aver fatto davvero la cosa giusta».

La Bestie di Satana e il perdono di un genitore

Non era un impegno facile a cui tenere fede. Silvio Pezzotta, 71 anni, da Somma Lombardo, ex impiegato all’aeroporto di Malpensa, è il papà di Mariangela, una delle vittime delle Bestie di Satana, la setta di ragazzi appena più che diciottenni che uccise quattro persone tra il 1998 e il 2004 convinti di agire per conto del Maligno. E mentre tutta l’Italia e il mondo intero (la storia finì anche sui media australiani) leggevano increduli degli sgozzamenti, delle crudeltà, del sangue e dei crocifissi rovesciati, mentre fioccavano gli ergastoli e le condanne, Silvio Pezzotta spiazzò tutti. Si rivolse a Elisabetta Ballarin, una ragazzina che aveva partecipato all’uccisione di Mariangela con queste precise parole: «Quando avrà finito di scontare la pena, sappia che per lei la porta di casa mia è aperta».

Elisabetta Ballarin durante uno dei processi: è stata condannata a 24 anni Elisabetta Ballarin durante uno dei processi: è stata condannata a 24 anni

Quindici anni dopo, lei ha chiesto la grazia

Sono passati esattamente 15 anni da quando i carabinieri di Varese e la procura di Busto Arsizio hanno violato il patto di omertà che per anni aveva tenute legate le Bestie di Satana e che fine hanno fatto i protagonisti della vicenda? Ma soprattutto che ne è di quella promessa pronunciata da Silvio Pezzotta? «Con Elisabetta ci sentiamo, ma non voglio dire troppo. So che lavora in un ristorante dalle parti di Brescia, voglio che si rifaccia una vita, voglio che non ricada su una cattiva strada e mi pare ci stia riuscendo». Ma non è finita qui. Mesi fa i legali di Elisabetta Ballarin hanno avanzato domanda di grazia al Presidente della Repubblica e Silvio, interpellato in proposito ha risposto «Sono d’accordo», nessun ostacolo...

Continuate a leggere l’inchiesta sul numero di 7 in edicola da venerdì 31 maggio

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